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Lo stemma civico del paese è una fontana
d’oro dalla quale si innalza un lungo zampillo d’acqua; probabilmente
tale simbolo stava a rappresentare l’abbondanza di acqua nel territorio. La
presenza da parte dell’uomo sul territorio di Acquarica del Capo, fin dai tempi
più remoti, è testimoniata dai ritrovamenti avvenuti nella Caverna della Madonna
della Grotta. Si tratta, infatti, di reperti risalenti al Neolitico, al
Paleolitico ed anche all’età del Bronzo. Sulle pareti della grotta, che è alta
ben sei metri, sono anche visibili iscrizioni attribuite all’epoca bizantina.
Diverse ipotesi sono state formulate circa le origini del centro. Si ritiene, ad
esempio, che Acquarica del Capo nacque nel IV secolo d.C. poiché, essendo un
territorio ricco d’acqua, favorì l’insediamento delle prime popolazioni.
Un’altra ipotesi, probabilmente più attendibile, è quella che attesta che, nelle
vicinanze del posto in cui, oggi, sorge effettivamente il paese, anticamente
esistevano tre casali: Cardigliano, Ceciovizzo e Pompignano. Si pensa che dopo
la distruzione di quest’ultimo, avvenuta per mano dei Saraceni, i superstiti si
siano spostati nell’entroterra, in un posto ricco d’acqua. Così, dopo la caduta
degli altri due casali, la popolazione del centro crebbe notevolmente, e
inizialmente il villaggio venne chiamato Acquarica de Lama. I primi feudatari
furono i normanni
Bonsecolo; l’unica discendente della famiglia sposò Pasquale Guarino nel 1270,
portandogli in dote il feudo. Egli era un militare ai servizi di Carlo I
d’Angiò, e nel 1275 vendette il centro a Guglielmo Pisanello, l’unica erede del
quale sposò Riccardo Sanginetto. Nel XIV secolo, Acquarica del Capo ebbe,
rispettivamente, i seguenti feudatari: Guglielmo De Sion, meglio conosciuto come
il “Merlotto”, Syclasio, Goffredo Alemanno, Amelina Delli Castelli, Raimondello
Orsini e Lorenzo Indrini. Nel 1476 subentrò Roberto Securo e nel 1504 Fabio
Guarino. Nel XVII secolo fu la volta della Baronessa di Sant’Elia, Silvia
Falconi, di Giovanni Centellas e, nuovamente, dei Guarino. Fino al 1806, anno in
cui decadde la feudalità, governarono ancora il Principe Giuseppe d’Aragona, il
Duca Zunica e Luisa Riario Sforza. Tra i personaggi illustri nativi di Acquarica
del Capo, in particolar modo va ricordato Francesco Pedaci. Nacque nel 1922 e
conseguì la laurea in legge a soli 21 anni. Divenne un affermato notaio e
scrisse svariati testi sul Salento, in quanto amante della sua terra. Morì nel
1981.
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