Home
Home
Mappa Virtuale del Salento
I Comuni
Natura
Gastronomia
Cerca nel Sito
Pubblicità sul Portale
Bibliografia Portale
Mappa del Sito
Help
Scegli il Comune e visita


www.massimochirivi.net

 

 

Abitanti: Novolesi

Lo stemma civico di Novoli è caratterizzato da uno sfondo bianco, sul quale è raffigurato un tralcio di vite, su Portale del Castellocui spiccano due foglie e tre grappoli d’uva. La presenza dell’uomo, sin dall’età del bronzo, su questo territorio è testimoniata dai miseri resti di un antico menhir di nome pietragrossa. Non si sa con certezza a quando risalgono le origini del primo, rudimentale, nucleo urbano, ma la tesi dell’Arditi è quella più credibile. Egli sostiene che, anticamente, nel territorio in cui oggi sorge Novoli, vi erano solo tre chiese dedicate a San Giovanni, San Salvatore e a Santa Maria. Non molto distante da esse, esisteva il Casale di Porziano, ubicato in un ambiente umido e paludoso. A causa del clima poco salubre gli abitanti decisero di abbandonare lo scomodo centro e di trasferirsi presso le chiese, dando vita ad un nuovo Casale dal nome di Santa Maria Nova. Nel XVI secolo il centro si chiamò Novole e, solo nel XVII secoloChiesa di San Biagio assunse l’attuale toponimo. L’età feudale nel Salento, ebbe inizio con l’arrivo dei normanni, ma per quanto riguarda Novoli, notizie certe si hanno solo a partire dalla metà del XVI secolo, allorché il feudo appartenne ai Conti Mattei di Palmariggi. Successivamente governarono i Castriota Scanderbeg che detennero il centro, ininterrottamente, fino al 1806, anno in cui decadde la feudalità. Tra gli eventi storici importanti c’è da ricordare la funesta epidemia del 1707, che ridusse drasticamente la popolazione. Si racconta che, l’allora parroco del paese, fece un sogno in cui la Madonna gli consigliava di far mangiare ai malati del pane benedetto. Così fece e pare che l’epidemia si fermò miracolosamente. Numerosi sono i personaggi illustri nativi di Novoli, tra cui ricordiamo: Gaetano Degli Atti (prete), Filippo Mattei (letterato), Vincenzo Tarantini (prete e professore in lettere), Francesco Guerrieri (poeta, teologo e filosofo), Francesco Orlando (filosofo e medico). Tra tutti, però, un particolare cenno va riservato ad Oronzo Parlangeli. Nacque nel 1923 e, dopo essersi laureato presso l’Università Cattolica di Milano, divenne un brillante professore in lettere. Insegnò all’Università di Bari, di Messina e di Lecce. Studiò a fondo la storia del Salento e scrisse svariate opere. Morì nel 1969, a causa di un tragico incidente stradale.

 

 

www.massimochirivi.net