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Nella parte superiore dello stemma civico
di San Cesario di Lecce, sono raffigurate le lettere "S" e "C", mentre
in
basso, sulla sinistra, vi è un grappolo d’uva; sulla destra ci sono, invece, due
stelle a otto punte. Secondo alcune ipotesi, il primo centro abitato sorse ne
237 a.C., in epoca romana, allorquando a Lecce fu istituito un importante centro
militare. Così, nelle vicinanze furono costruite delle ville che, col passare
del tempo, assunsero sempre più la fisionomia di veri e propri villaggi.
Inizialmente, il centro fu appellato Cesareo, in onore dell’imperatore romano
Cesare Augusto. Quando poi il cristianesimo divenne la religione più importante,
il centro volle come protettore San Cesario, martirizzato nel 107 a.C., da cui
derivò l’attuale toponimo. L’età feudale ebbe inizio con l’arrivo dei normanni,
allorquando Re Tancredi D’Altavilla, inglobò il centro nella Contea di Lecce.
Successivamente, seguì le sorti del Principato di Taranto, sotto la signoria
degli Orsini Del Balzo. Nel 1460 la popolazione aumentò di numero, grazie
all’arrivo
di albanesi e slavi, capeggiati dall’Imperatore dei Romeni, Teodoro Eurosio. Nel
1532 il feudo venne frazionato in tre quote. Una parte fu assegnata alla Chiesa
di Santa Croce di Lecce, mentre le restanti due parti furono governate,
rispettivamente, da Filippo De Matteis e dalla famiglia Guarino. Nel 1624 due
quote del feudo vennero acquistate allo spagnolo Michele Vaaz De Andrada, già
Duca di San Donato. In quell’epoca vi fu una vera e propria rivolta, da parte
della popolazione, contro il tiranno signore. Questi, però estremamente
indispettito, si vendicò distruggendo molte abitazioni del paese, che solo in
seguito furono ricostruite. Solo nel 1703 il centro venne riunificato, nel
momento in cui fu completamente acquistato dai Marulli, che furono gli ultimi
feudatari. Questa famiglia, contribuì notevolmente a
migliorare
le condizioni socio-economiche del paese. Numerosissimi sono i personaggi
importanti nativi di San Cesario di Lecce. Giovanni Cipolla visse nel XVIII
secolo, e fu sacerdote e professore di teologia. Giuseppe Capone visse nel XVIII
secolo e, dopo essersi laureato in legge, divenne un ottimo avvocato e
Presidente del Tribunale Civile di Lecce. Samuele Pasquali visse tra il XVIII ed
il XIX secolo e, dopo essersi laureato in medicina in soli tre anni, divenne un
brillante medico. Raffaele Albanese fu sacerdote e buon teologo, e visse in
umiltà e carità. Luigi Cipolla nacque nel 1766 e fu uno stimato avvocato,
latinista e letterato. Fu docente di diritto romano a Napoli e a Lecce, e fu
autore di diverse opere. Aldo Calò nacque nel 1910 e divenne un apprezzato
scultore. Fu anche direttore di Istituti d’Arte di varie città e morì all’età di
settantuno anni, dopo una vita ricca di successi professionali. Pasquale Cecere
nacque nel 1707, e fu uno stimato medico. Carlo Barbieri nacque nel 1910 e fu un
brillante scultore e pittore. Morì precocemente all’età di 28 anni. Francesco
D’Elia fu un valente medico del XIX secolo.
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