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Lo stemma civico di Caprarica di Lecce è
caratterizzato, nella parte superiore da una fascia a scacchi bianchi e
neri,
mentre, in basso, su uno sfondo blu, sono raffigurate tre stelle ed un albero
d’ulivo. Prima del 1965, sul vecchio stemma era rappresentata una capra. Nelle
vicinanze del paese è stato rinvenuto un antichissimo centro denominato Ussano,
nel quale sono state scoperte antichissime tombe ed un bel menhir ottagonale.
Queste sono le prove tangibili che l’uomo abitò questo territorio sin dall’età
preistorica, nel 3.500 a.C. Non vi sono documenti storici attestanti le origini
del primo, rudimentale villaggio. Si pensa, dunque che il centro nacque nel IV
secolo, popolato da contadini che si specializzarono nell’allevamento di capre.
Da qui deriverebbe, appunto, il toponimo. L’età feudale ebbe inizio con l’arrivo
dei normanni, allorquando Re Tancredi D’Altavilla, inglobò metà del centro nella
Contea di Lecce, mentre la restante parte la donò a Guglielmo Bonsecolo. Questa
famiglia governò anche durante il periodo di dominazione sveva. Nel XIII secolo
subentrarono gli angioin, che affidarono il feudo a Niccolò Del Balzo.
Successivamente, il centro seguì le sorti del Principato di Taranto. Nel 1369,
il centro era ancora diviso in due parti che vennero acquistate,
rispettivamente, da Agostino Condò e da Agostino Guarini. Intorno al 1480,
Acquatica di Lecce si ripopolò notevolmente, grazie ai superstiti scampati alla
distruzione del vicino casale di Roca, avvenuta per mano dei
turchi. Nel XVI secolo, Carlo V affidò il feudo a Gregorio Adorno. Questa
famiglia governò fino al 1675, anno in cui subentrò Francesco Maria Giustiniani.
Nel 1759, il centro fu acquistato da Giovanni Battista Rossi, ultimo signore che
governò fino al 1806, anno di soppressione della feudalità. Molto numerosi sono
i personaggi importanti nativi di Caprarica di Lecce. Giuseppe Giancane si
laureò in letteratura presso l’Università di Bologna. Fu professore presso
l’Istituto Magistrale di Lecce, e divenne un importante punto di riferimento per
i giovani del suo paese. Dal 1997, alla biblioteca comunale è stato assegnato il
suo nome. A Leonardo Calò è stata intitolata la sala consiliare del comune.
Questo illustre personaggio ebbe molti riconoscimenti per essere stato un
partigiano nel conflitto mondiale. Francesco Greco si laureò presso l’Università
di Modena in fisica e matematica. Dopo essere stato professore per svariati anni
presso l’Istituto Magistrale di Lecce, diventò amato e stimato sindaco del
paese. Antonio Verri fu un brillante scrittore e poeta, autore di numerose
opere. Tra gli altri ricordiamo: Oronzo Verri (sacerdote e letterato) e Vito
Quarta (fisico).
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