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Maglie vanta numerosi monumenti di particolare interesse storico-artistico. Molto caratteristiche sono le belle “case a corte”, mentre imponenti e lussuose risultano le antiche dimore nobiliari, tra cui spiccano Villa Zoriade e Villa Tamborino, entrambe risalenti al XVIII secolo. Palazzo del Municipio ospita laChiesa dell'Addolorata sede del Museo Paleontologico, nel quale si possono ammirare fossili di fauna pleistocenica. Il museo fu inaugurato nel 1965 da Aldo Moro. Oltre ai palazzi, notevole è il bellissimo Castello, edificato nel XVIII secolo sui resti di un’antica fortezza quattrocentesca. La facciata è arricchita da un sontuoso portale sapientemente decorato, sul quale spicca la scultura dello stemma degli ultimi feudatari, i Capece. Attualmente la struttura ospita il liceo dedicato a Francesca Capece, la benefattrice che promosse la cultura nel paese. Tra gli edifici religiosi del paese, il più importante ed il più imponente è, sicuramente, il Duomo, conosciuto anche come Chiesa di San Nicola. Risale al XVII secolo e fu progettato, probabilmente, dall’architetto alessanese Felice De Palma. La facciata principale si presenta imponente e ben decorata, con tre portali d’ingresso e tre finestroni. L’enorme campanile è alto ben cinquantadue metri, ed anch’esso è ricco di ornamenti. L’interno, a croce latina, ha tre navate, undici altari lavorati in stile barocco, un settecentesco coro ligneo ed un bell’organo a canne ben decorato, opera di Carlo Sanarica. Uno degli altari fu sapientemente scolpito, all’inizio del XVIII secolo, da Gaetano Carrone di Corigliano, mentre l’altare maggiore è opera di Emanuele Orfano di Alessano. Sempre all’interno della chiesa, si possono ammirare delle pregiate tele, come quella dell’Ultima Cena di Francesco Palumbo da Napoli, e quella del Martirio di Sant’Oronzo di Saverio Lillo di Ruffano. I dipinti più importanti, però, sono attribuiti all’artista napoletano Pietro Bardellino che dipinse la Gloria di San Nicola e la Vergine con Sant’Agostino, per volere del barone Giuseppe Capece, nel 1774. La Chiesa di Santa Maria della Scala, risale alla metà del XVIII secolo e si caratterizza per l’ambiente interno sfarzosamente decorato, con splendidi altari, uno dei quali fu scolpito da Ambrogio Martinelli da Portale della Chiesa di Santa Maria delle GrazieCopertino. Molte tele adornano la chiesa, tra le quali spicca quella raffigurante Sant’Antonio da Padova, realizzata da Antonio Montefusco. Anche la Chiesa dell’Addolorata è un’imponente struttura, ideata dall’architetto Mauro Manieri, ed edificata tra il 1722 ed il 1726. La facciata principale è divisa in due ordini. Su quello superiore vi è una grande finestra riccamente decorata, mentre nella parte inferiore risalta un bel portale d’ingresso. Al pari della facciata, anche l’interno si presenta ricco di ornamenti. Di particolare interesse sono le tele raffiguranti la Visione dell’Addolorata, la Visione di Sant’Antonio, San Filippo e la statua della Vergine contenuta in una bellissima custodia lignea. La Chiesa di Santa Maria delle Grazie fu costruita nel XVII secolo. La facciata è, nel complesso, sobria con un bel portale d’ingresso, sul quale vi sono le sculture della Vergine col Bambino e di due angeli che sembrano pregarla. L’interno, a navata unica, ha l’altare maggiore sapientemente decorato da Donato Chiarello da Copertino, nel 1645, al di sopra del quale vi è un grande dipinto della Vergine col Bambino ed altri santi. Di particolare interesse sono gli splendidi affreschi settecenteschi raffiguranti la cacciata dall’Eden, gli angeli musicanti, ecc. Molto interessante dal punto di vista artistico è anche la colonna sulla quale si erge la scultura della Vergine col Bambino, risalente, probabilmente, al XVII secolo. Ai piedi della colonna, spiccano quattro belle statue di santi ed altri ornamenti che arricchiscono il monumento. All’esterno del centro abitato, si possono ammirare esempi di antiche masserie fortificate, come Masseria “Santu Loi”, struttura settecentesca, arrivata in un discreto stato di conservazione sino ai nostri giorni. Il patrono di Maglie è san Nicola, che si festeggia il 9 maggio.

 

 

Il soprannome degli abitanti di Maglie è “passari” che, letteralmente, significa passeri. Questo termine,Altare della Madonna delle Grazie usato malignamente dagli abitanti dei paesi limitrofi, deriverebbe da un improbabile racconto popolare. Si narra che, anticamente, i contadini magliesi erano afflitti da un’invasione di passeri, che decisero di stabilirsi nei campi in cui fioriva il raccolto, provocandone la completa distruzione. Così si decise di proteggere le campagne innalzando dei recinti, fatti di rovi, sui muri di cinta. Naturalmente gli uccelli non si fecero assolutamente scoraggiare da questo inutile stratagemma e continuarono, imperterriti, ad invadere i campi e a nutrirsi dei raccolti. I poveri contadini, avviliti dalla situazione, non fecero altro che parlarne per lungo tempo, senza trovare soluzione.

 

 

 

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