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Lo stemma civico di Monteroni di Lecce è
caratterizzato da uno sfondo blu sul quale sono raffigurati tre
colli.
Su quello centrale spicca un ramo di palma ed un albero di pioppo. Nella parte
superiore dello stemma, vi sono due stelle a otto punte. Per quanto riguarda le
origini del primo villaggio, non vi sono documenti storici a cui far
riferimento, così sono state avanzate solo alcune ipotesi. C’è chi sostiene che
il centro fu insediato da una colonia di greci, che furono attirati sul
territorio dall’abbondante quantità d’acqua e dal buon clima. Secondo un’altra
tesi, invece, il primo villaggio nacque in epoca romana, quando fu istituito sul
territorio un luogo in cui le reclute venivano addestrate all’arte della guerra.
Dopo un lungo e difficoltoso addestramento, esse entravano a far parte
dell’esercito romano. Il toponimo deriverebbe, dunque, dal latino “mons tyronum”
che significa, appunto, campo d’addestramento. Il centro subì le incursioni di
saraceni e barbari, che seminarono morte e distruzione, fino all’arrivo dei
normanni, che diedero inizio all’età feudale. Re Tancredi D’Altavilla inglobò il
feudo alla Contea di Lecce e,
successivamente, il centro fu donato, dal conte Goffredo II, al Vescovo di
Lecce. Nell’arco dei secoli si susseguirono svariati signori, tra cui i De
Cremona, i Monteroni, i Martirano, i Gattinara, i Ruiz De Castro e i Lopez De
Zunica. Quest’ultimi detennero il feudo fino al 1777, dopo di che, fino al 1806,
anno di soppressione del regime feudale, Monteroni di Lecce passò al Regio
Demanio. Molto numerosi sono i personaggi importanti nativi del paese. Salvatore
Politi visse nel XIX secolo e, dopo aver studiato presso il seminario di Lecce,
divenne un buon sacerdote ed un ottimo professore di filosofia, chimica e
matematica. Luigi De Secli nacque nel 1897 e divenne un apprezzato scrittore e
giornalista. Fu anche direttore della Gazzetta del Mezzogiorno di Bari e scrisse
svariate opere. Donato Maria Imbriani visse tra il XVI e il XVII secolo e fu un
ottimo prete, dall’animo umile e generoso, ed anche un buon poeta e teologo.
Nicola Cacudi nacque nel 1882, fu un illustre linguista e scrisse svariati
testi. Alessandro Pino visse nel XIX secolo e, dopo essersi laureato in legge
presso l’Università di Napoli, divenne un esperto avvocato. Nel 1860, per sette
anni, fu sindaco di Monteroni di Lecce, e morì all’età di cinquantanove anni.
Giovanni Antonio Solazzo visse nel XVII secolo e divenne un apprezzato teologo e
filosofo, molto esperto anche nella lingua greca, latina ed ebraica. Vito Rizzo
visse nel XIX secolo e fu uno stimato medico e poeta. Curò molta gente,
soprattutto i malati di colera, e lavorò, prevalentemente, a Napoli.
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