|
Lo stemma civico di Ruffano è
caratterizzato da uno sfondo blu sul quale sono raffigurati tre colli. Su quello
centrale
spicca una fiamma sulla quale vi è una "R" coronata. Molto probabilmente, il
toponimo deriva dal termine latino "rubus", che significa rovo. Questa pianta,
anticamente, cresceva rigogliosa nel territorio. Le origini di Ruffano sono
molto incerte. Si pensa che il centurione romano Ruffo insediò il primo nucleo,
allorché ottenne queste terre in segno di riconoscimento per il valore ed il
coraggio dimostrati sul campo di battaglia. Egli edificò la propria dimora e
quella dei suoi soldati e, col passare del tempo, il centro si ingrandì
notevolmente. Dal V e l’XI secolo subì le invasioni dei barbari, dei greci, dei
longobardi, dei saraceni e dei normanni. Re Tancredi diede il via all’età
feudale inglobando il centro, che all’epoca si chiamava "Rufrano", nella Contea
di Lecce. Successivamente, passò sotto il dominio del Principato di Taranto fino
al 1463. Ruffano conobbe molti feudatari, tra cui i Del Balzo, i Colonna gli
Antoglietta, i Falconi, i Filomarino ed i Brancaccio. I Ferrante furono gli
ultimi nobili a governare il centro, fino al 1806, anno in cui decadde la
feudalità. Molti sono i personaggi importanti nativi del paese. Pasquale Leuzzi
visse nel XIX secolo, e dopo essersi laureato in legge si specializzò in Diritto
Romano.Fu un valente avvocato della sua epoca. Francesco Grasso seguì le orme
del padre e divenne un ottimo medico. Fu anche filosofo e morì prematuramente,
nel fiore degli
anni. Saverio Lillo divenne un apprezzato pittore del XVII secolo. Andrea
Villani si laureò in lettere e scrisse svariate opere. Francesco Perez si dedicò
alla vita monastica, diventando un gesuita. Si distinse per virtù e saggezza, e
morì in Giappone dove aveva il compito di evangelizzare quelle terre. Saverio
D’Urso divenne prete e, successivamente, vescovo di Ugento. Marcello Giangreco
si laureò a Roma in legge e divenne uno stimato avvocato. Francesco Zezza visse
nei XIX secolo, si distinse nello studio di materie scientifiche e fu un buon
prete. Francesco Monaco ed Antonio Ruggeri furono ottimi medici.
|