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Lo stemma civico di Sanarica è
caratterizzato da uno sfondo azzurro sul quale sono raffigurate cinque
torri
che, essendo molto vicine tra loro, ricordano la struttura di un’imponente
fortezza. Sulle origini di questo paese non si hanno notizie certe, anche se, un
enorme menhir testimonia la presenza umana sin dall’età del bronzo. Si pensa,
comunque, che il primo centro abitato sia sorto intorno al X secolo, dopo la
distruzione del vicino villaggio di Muro Leccese. Si narra, infatti, che i
superstiti, dopo essere scampati alle persecuzioni di Leone III Isaurico, si
rifugiarono nei pressi di un’edicola contenente l’immagine della Madonna delle
Grazie. Qui formarono un villaggio che si ingrandì col passare del tempo. Il
toponimo, dunque, deriverebbe dal termine "sanare", ed è riferito al fatto che
quando si invocava la Vergine, si ricevevano guarigioni miracolose. L’età
feudale ebbe inizio nel XII secolo con il normanno Tancredi. Il centro seguì,
poi, le sorti della Contea di Lecce e del Principato di Taranto fino al 1463,
anno in cui morì l’ultimo discendente della famiglia Orsini Del Balzo.
Successivamente fu acquistato dai Lubelli e conobbe diversi feudatari, tra cui i
Martino ed i Basurto. Quest’ultimi governarono fino al 1806, anno in cui decadde
la feudalità. Tra i personaggi importanti nativi di Sanarica ricordiamo:
Francesco Paolo Basurto ed Evangelista Lubelli, entrambi signori del paese.
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