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Abitanti: Trepuzzini

Lo stemma civico di Trepuzzi è caratterizzato da uno sfondo bianco e oro, sul quale è raffigurato, Castellocentralmente, un grande pozzo, ai lati del quale se ne ergono altri due molto più piccoli. Avvolte nel mistero rimangono le origini del primo centro abitato e, non essendoci documenti storici a riguardo, sono state avanzate contrastanti ipotesi. Secondo una tesi leggendaria, anticamente, sul territorio vi era un luogo dedicato al dio Bacco, il dio del vino e della frutta, e la gente vi si riuniva per festeggiare con balli e giochi. Il toponimo deriverebbe, dunque, dal termine latino “tripudium” che significa, appunto, tripudio. Secondo un’altra tesi, invece, in epoca romana, sul territorio, vennero costruite delle rudimentali capanne, che venivano utilizzate come locande dai viaggiatori che si trovavano di passaggio. Il sorgere di questo particolare luogo, fu agevolato dall’esistenza, nelle vicinanze, di tre pozzi d’acqua. In questo caso, il toponimo deriverebbe dal termine dialettale “trepuzze” che significa, appunto, tre pozzi. Nel XIII secolo, il centro si ingrandì notevolmente,Chiesa della Madonna Addolorata grazie all’arrivo dei superstiti che scamparono alla distruzione del vicino Casale di Terenziano. L’età feudale ebbe inizio con l’arrivo dei normanni, allorché Re Tancredi D’Altavilla, inglobò Trepuzzi alla Contea di Lecce. Successivamente seguì le sorti del Principato di Taranto, sotto la signoria degli Orsini Del Balzo. Nell’arco dei secoli, si susseguirono svariati signori, tra cui i Corciolo ed i Condò. Gli ultimi feudatari furono, probabilmente, i Carignano, che detennero il centro fino al 1806, anno di soppressione del regime feudale.  Anche Trepuzzi, come molti centri salentini, subì le invasioni di popoli ostili, proprio come i turchi che, nel 1480, seminarono morte e distruzione. Molto numerosi sono i personaggi importanti nativi del paese. Pietro Perrone visse tra il XVIII ed il XIX secolo, e discese da una famiglia di umili origini. Si distinse, però, come soldato, ed ottenne molti riconoscimenti. Giosuè Cleopazzo visse nel XIX secolo e fu un brillante medico, poeta ed avvocato. Dopo aver aiutato molte persone a guarire, soprattutto dal tifo, pose fine alla sua vita, suicidandosi. Giulio Rucco visse tra il XVIII ed il XIX secolo, e divenne un illustre medico, ben conosciuto anche in Inghilterra ed in Francia. Noe Maglietta fu un ottimo chirurgo e visse nel XVIII secolo. Francesco Perrone visse nel XIX secolo, fu un buon chimico ed uno stimato poeta, scrisse numerose opere e riscosse molti successi professionali.

 

 

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