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Ad Ugento si può ammirare un imponente
castello il cui primo castellano, Giovanni Conte, fu nominato nel
1272,
mentre nel 1537 a causa dell’invasione da parte del Barbarossa, la struttura
subì gravi danneggiamenti. Il castello è di proprietà dei Marchesi D’Amore fin
dal 1643. Anche il Palazzo Vescovile fu vittima dell’invasione del 1537; la
ricostruzione fu portata a termine nel 1600 per volere di Monsignore Giovanni De
Rossi, mentre a Monsignore Pietro Lazzaro Terrer si deve la fondazione del
Seminario Vescovile. Ad Ugento sono presenti anche diversi palazzi tra cui
ricordiamo: Palazzo Colosso (proprietà Colosso, edificato nel 1600), Palazzo
Rovito (proprietà comunale, riedificato sui resti dell’antico palazzo degli
Orsini – Del Balzo), Palazzo Gigli (proprietà Zecca, costruito nel 1700),
Palazzo De Marco (proprietà Tasco, edificato nel 1700). Nell’ex Convento dei
Francescani situato nel centro storico, è ubicato il Museo Civico di Archeologia
e Paleontologia che fu inaugurato nel 1968. All’interno sono
stati schedati più di 800 reperti, risalenti al periodo che va dal VI secolo
a.C. al I-II secolo d.C., tutti rinvenuti nel territorio di Ugento. Nel 1961,
durante dei lavori nel centro della cittadina venne alla luce una splendida
statua bronzea di Zeus, attualmente conservata nel Museo Nazionale di Taranto.
Per quanto concerne le chiese, il paese ne conta ben 18 più una cripta (Cripta
del Crocefisso) risalente al XII-XV sec. oggi di proprietà comunale, il cui
interno, scavato nella roccia, presenta dei bellissimi affreschi. La Cattedrale
fu costruita nel 1700 e sorge nello stesso posto in cui una volta era ubicata
l’antica cattedrale in stile gotico, distrutta insieme alla città nel 1537. La
Chiesa di San Lorenzo fu ricostruita nel 1600 per volere di Donna Vittoria
Piscicelli; attualmente è chiusa al pubblico e da alcuni anni non viene neanche
più utilizzata per le funzioni religiose. A Monsignore Mazzapica è da attribuire
la costruzione della Chiesa della Madonna della Luce nel 1576, sui resti di una
precedente cappella anch’essa distrutta nel 1537. La Cappella della Madonna di
Pompei è di recente costruzione (XIX sec.) ed è di proprietà comunale. La Chiesa
di Santa Filomena fu costruita accanto al Monastero delle Benedettine edificato
nel 1500, per volere di Donna Gabriella Cortese. In seguito all’invasione turca
che ne
causò
la distruzione, fu ricostruita nel 1700, ma attualmente dell’intera struttura
rimane solo la chiesa sconsacrata. Nel 1400 Raimondo Orsini - Del Balzo fece
costruire il Monastero di Santa Maria della Pietà, oggi di proprietà comunale,
sede del Palazzo della Cultura. Accanto all’ex monastero sorge la Chiesa di
Sant’Antonio, caratterizzata da 10 altari e raffinati dipinti. La Chiesa della
Madonna del Casale risale al 1300 ed è annessa ad un convento tutt’oggi ancora
abitato dai frati minori francescani. La Chiesa della Madonna Assunta, costruita
sui resti di una precedente cappella distrutta nel 1772, è caratterizzata da due
piccole torri nelle quali vi sono le campane ed è priva di navate. Di recente
costruzione è la Chiesa di San Giuseppe Lavatore, edificata nel 1968. La Chiesa
del Curato, caratterizzata da un unico vano, è chiamata così
poiché è annessa alla casa del curato; è di piccole dimensioni ed è ubicata su
di una roccia molto ripida. Particolare caratteristica della Chiesa dedicata a
Santa Maria di Costantinopoli è che le pareti interne sono completamente
rivestite da splendidi affreschi. La Chiesa della Madonna di Monticchio risale
al 1300 ed il portale, in stile romanico, è rimasto intatto fino ai nostri
giorni. La Chiesa dei Santi Cosma e Damiano fu ristrutturata ed ingrandita nel
1886; non si conosce la data di costruzione ma l’attuale chiesa fu eretta sui
resti dell’antica chiesetta dedicata a Santa Lucia. La Chiesa di Santa Potenza è
ubicata ai confini col territorio di Alliste ed è in completo stato di
abbandono. La Chiesa di San Giovanni Bosco è sorta recentemente per volere di
Monsignore Giuseppe Ruotolo e comprende un solo altare ricavato dalla cappella
dell’ex monastero delle benedettine. Il patrono di Ugento è San Vincenzo che si
festeggia il 22 gennaio, mentre dal 26 al 28 settembre i festeggiamenti sono
riservati ai Santi Cosma e Damiano.
La nomèa degli ugentini è “senza fede né
sacramento” ed è da attribuirsi ad un fatto realmente accaduto nel
1739,
diventato quasi una leggenda a causa dell’aggiunta di particolari inverosimili
da parte della fantasia popolare. Si narra che in quell’epoca fu inviato ad
Ugento Monsignore Ciccarelli col compito di placare una ribellione e calmare gli
animi della gente. L’arrivo del Vescovo ebbe invece l’effetto contrario tanto
che la situazione si aggravò ulteriormente. In seguito Il fatto, poi, che
Monsignore Ciccarelli donò la campana che doveva essere destinata alla
Cattedrale di Ugento al proprio paese nativo (Altamura), esasperò ancor di più
la popolazione, che provocò gravi incidenti finché il Vescovo fu costretto a
partire per Napoli in brevissimo tempo. Una volta arrivato fuori delle mura di
Ugento, si fermò e si ripulì accuratamente le scarpe dalla polvere, quasi a dire
con quel gesto che si voleva liberare per sempre dagli ugentini ed esclamando
nel farlo “Ugento né fede né sacramentu”, esprimendo così con questa frase tutto
il disprezzo che provava nei confronti di quel popolo che lo aveva tanto odiato.
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